Testi e musiche di Renzo Zenobi
edizioni musicali Heristal Entertainment
tranne* edizioni musicali Universal Music Publishing
+ arrangiamenti di Alberto Antinori
# arrangiamenti di Francesco Falcioni
Realizzazione di Pietro Paluello, Alberto Antinori, Francesco
Falcioni
Produzione esecutiva di Pietro Paluello per “Pesi&Misure”
“Pesi&Misure” è un marcio registrato
di Heristal Entertainment Srl
Hanno suonato:
pianoforte, synth e programmazione computer Alberto Antinori
pianoforte e Synth Francesco Falcioni
chitarre Renzo Zenobi, Leonardo Mansueti
batteria Saverio Federici, Sabatino Tulipani
contrabbasso e basso elettrico Marco Agnetti, Nicola Mangialardo
violino Matteo Ceccarelli, Matteo Sperandio
viola Matteo Ceccarelli
violoncello Maurizio Massarelli
sax Cristian Panetto
altri archi e legni dell’orchestra classico-leggera
“Rolando Falcioni” di Terni
Prefazione di Claudio Baglioni
Quando l'ho conosciuto
Renzo aveva un cappellino piuttosto originale
molto colorato
di maglia credo
se di cotone o di lana non ricordo
tipo quelli andini con i copriorecchie lunghi.
Se lo metteva e diceva che usciva a meditare.
D'inverno, se faceva particolarmente freddo
si isolava in un'automobile
(quando non aveva la sua, chiedeva le chiavi di quella di
qualcun altro)
ci restava per una mezz'ora
poi tornava rasserenato in un sollievo di luce.
Sembrava portarsi sempre appresso
il suo mondo di dentro
e quel poco che gli serviva del fuori.
Un suo personale bagaglio a mano
fatto di involti di ricordi di vita
notti argentate da chiari di luna
bandierine al vento di spiagge fuori stagione
telefoni elettronici
ciliegie gemelle a far da orecchini
moschettieri al convento
marine di suore in estati di sole e colonie
valzer di pattinatori
ragazze di vento, di fuoco, di neve
davanzali fioriti di case
strade di corriere di Natale
cerchi di limone alle colline
fili di paglia sulle spalle
cappotti sui piccoli indiani di carnevale
salotti di silenzi di tè sulla città di sotto.
Renzo disegnava tra note e parole
bozzetti delicati
tenui quadretti.
Illustrava pensieri con chiaroscuri
e tratti di sogno.
Costruiva stati d'animo
con miniature di musica
e modellini di testi lirici
prima dell'avvento degli effetti speciali.
Aveva già il dono di saper piegare la testa
inclinare di qualche grado lo sguardo
e saper guardare stupito
i cieli capovolti che chiamiamo mari.
Forse quegli strani copriorecchie.
gli servivano per ascoltarne meglio il suono
conservarne l'eco
capirne il senso
e tramutarlo in canto.
Claudio Baglioni
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