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Fallo
per Papà (Colonna sonora originale)
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Il disco
"Leggo la sceneggiatura e immagino i protagonisti in
azione, la successione del montato ed il ritmo adottato, i
colori della pellicola...e mi chiedo più volte: come
posso servire con la mia musica questa storia ? Di cosa ha
bisogno?
Assolutamente occorre una melodia riconoscibile, fin dalle
prime note supportata da una ritmica accattivante. Credo che
la melodia sia una parte molto importante del processo creativo
ed è qualcosa che oggi ritrovo sempre meno in una certa
filmografia che sempre più spesso preferisce soluzioni
"d'atmosfera", ritmiche digitali certamente accattivanti
ma prive dell'elemento melodico. Mi rifaccio alla vecchia
scuola: carta penna e pianoforte per esprimere il pensiero
e tradurlo in note e poi passo all'arrangiamento e alla orchestrazione,
ricercando nei timbri il suono più adatto a veicolare
le emozioni. Racconto attraverso le mie emozioni la storia
narrata nel film rimanendone anche spettatore.
Ci sono due anime nelle musiche di “Fallo per papà”,
da una parte abbiamo il lato più "comico",
e la scelta del fagotto come timbro portante mi sembra decisamente
ideale, mentre dall'altra c'è quello più toccante
e denso di emozioni affidate ai plettri del bravissimo Riccardo
Corso, suonatore di corde “infinite”... Ho adottato
per entrambi, come si usava fare in passato, microfoni posizionati
in modo molto ravvicinato agli strumenti. Mi piace sentire
lo strumento molto presente, carpirne i rumori della meccanica,
le corde strofinate, i movimenti dell'esecutore, i respiri
del suonato. Al giorno d'oggi mi pare che molte colonne sonore
siano riprese e missate con troppo riverbero, questo da si
una maggiore omogeneità all'ascolto ma penalizza, a
mio avviso, l'orchestrazione, il contrappunto, la leggibilità
delle singole parti."
Pericle Odierna
PERICLE ODIERNA (nota biografica)
Nato a St.Albans (Hertfordshire) Gran Bretagna nel 1965,
frequenta il Conservatorio
di musica di Stato di Salerno dove si diploma in clarinetto
nel 1985, sotto la guida
del M° Salvatore Angrisani. Perfeziona poi gli studi della
composizione, intrapresi da
autodidatta, con Gianni Desidery.
Dal 1992 al 1993 frequenta i corsi di perfezionamento C.P.M.
a Siena e diversi seminari per formazioni cameristiche. Ha
alternato l’attività di compositore e arrangiatore,
scrivendo per il cinema, la televisione, il teatro e per varie
rassegne concertistiche, a quella di polistrumentista,suonando
e spaziando dal jazz (Micheal Brecker, James Newton)al pop
e musica popolare (Noa, Peppe Barra, Nino Buonocore, Simone
Cristicchi, Spaccanapoli).
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