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Compra on-line il CD di Jula de Palma |
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"Jula in concert"
Ascolta degli estratti
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1. Oh, Alfredo (de Palma - Lanzi) (Mp3) |
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2. Gente (Calabrese - Merrill - Styne) (Mp3) |
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3. I won't dance (O. Hemmerstein II - Harback - Kern) (Mp3) |
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4. Bugiardo, incosciente (Limiti - Serrat) (Mp3) |
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5. St. Louis Blues (W.C. Handy) (Mp3) |
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6. Fantasia anni '50 (Mp3) |
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7. Non credere (Mogol - Ascri - R. Soffici) (Mp3) |
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8. That old black magic (Mercer - Arlen) (Mp3) |
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9. Emmanuelle (Amurri- Ferrio) (Mp3) |
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10. Eccezionalmente si (de Palma - Luttazzi) (Mp3) |
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11. Desafinado (A.C. Jobim - M. Mendonca) (Mp3) |
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12. Un paese come il mio (Cirri - Lanzi) (Mp3) |
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13. Paris canaille (L. Ferrè) (Mp3) |
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14. Mister Paganini (Coslow – Obermaier) (Mp3) |
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Il disco
Questo disco ripropone un evento musicale storico: il momento del saluto alle scene di Jula de Palma con quel mitico concerto che tenne al Teatro Sistina di Roma nell'ormai lontano 2 marzo del 1970.
Qualche mese dopo, la registrazione di quel concerto usci su vinile per la RCA e da allora, mai fu ristampato o riproposto, tanto meno su CD.
È questa la prima ristampa dopo ben 40 anni.
All'epoca, sui dischi di vinile, si poteva inserire un determinato minutaggio di musica e non di più, così, anche in questa occasione, fu obbligatorio lasciare fuori una parte considerevole delle canzoni che Jula de Palma eseguì dal vivo. La tecnologia dei compact-disc consente ora una disponibilità di tempo ben maggiore ed ecco che, in questa prima versione in CD, si è potuto inserire ben 5 brani in più che erano parte integrante di quel concerto ma che non vennero inseriti nel disco e che a tutt'oggi, quindi, risultano non essere mai stati pubblicati.
Se Jula de Palma avesse voluto continuare, in Italia, e non solo, Mina avrebbe avuto di sicuro un alter-ego estremamente forte ma anche certamente più stimolante. Credo che si possa affermare senza tema di smentita che Jula de Palma è stata la più grande interprete femminile jazz del nostro Paese. Non averla potuta annoverare tra le voci e le protagoniste degli anni successivi a quel 1970, è come aver interrotto un flusso di energia esaltante per la musica jazz e per la musica italiana più in generale.
Ecco perché questo disco è importante, non solo per i collezionisti o per i ricercatori, è importante per la testimonianza che rende di attuale vitalità, rispetto alla voce e all'interpretazione musicale, la musica nel suo più alto essenzialismo...e questo solo grazie al talento e all'arte del canto di Jula de Palma.
Certo, è sempre più raro avere anche modo di poter contare su un'orchestra come quella magistralmente diretta da Gianni Ferrio che, per l'occasione, scrisse mirabili arrangiamenti di altissima classe e soprattutto chiamò a far parte della stessa orchestra, maestri e solisti tra i migliori in assoluto che il panorama italiano abbia mai potuto annoverare. Testimonianze raccolte da alcuni tra coloro che Vi suonarono ci raccontano di un'esperienza unica ed irripetibile.
Insomma, ascoltando questo disco nell'epoca dei talk-show televisivi che fabbricano "artistucoli sgangherati", ascoltando Jula de Palma dal vivo con l'orchestra di Gianni Ferrio, viene automatico pensare e considerare come si sia potuto, oggi, "franare giù" fin nell'attuale situazione.
Almeno in Italia.
Jula de Palma, oggi vive con Suo marito e la figlia in Canada e solo raramente torna in Italia. Di recente è stata qui per presentare l'uscita del Suo libro intitolato "Tua per sempre – autobiografia della signora del jazz italiano" con una bella ed illuminante prefazione di Enzo Giannelli e pubblicato da Coniglio Editore.
Grazie Jula de Palma per la Tua meravigliosa voce e l'accattivante interpretazione.
Grazie Gianni Ferrio per la Tua grande verità di musicista colto e appassionato.
Grazie Carlo Lanzi per averci dato la possibilità di poter usufruire ancora oggi di questo preziosissimo documento sonoro.
Leggi la rassegna stampa sull'evento
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