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Dopo
39 anni esce su vinile da 180 gr. il disco inedito del gruppo
"REALE ACCADEMIA DI MUSICA"
Che cosa succedeva nel mondo dell’ormai lontano 1974
per auspicare l’arrivo di una nuova cometa… forse
come la stessa che 1974 anni prima aveva illuminato le notti
del nostro pianeta.
Però… , in questa storia c’è un
però, perché “La Cometa”, quell’album
di uno dei gruppi “prog” italiani più amati
in quegli anni, non uscì (mai), e quello sciame di
note e sensazioni auspicanti appunto l’arrivo o l’attesa
di una nuova cometa si perse negli archivi dell’allora
grande RCA.
Anche Halley passò senza che “La Cometa”
della Reale Accademia di Musica potesse squarciare il cielo
del nostro pianeta musicale.
Ma adesso, forse proprio come certe autentiche masse di pietre
e gas che all’improvviso spuntano provenienti dai luoghi
più profondi e più lontani del nostro universo,
“La Cometa” de la Reale Accademia di Musica viene
a ricordarci cosa era e cosa è ancora oggi, nella sua
imperturbabile connotazione, la musica “prog”
italiana. Quella cui tanti si richiamano ma che nessuno in
effetti fa , escluso alcuni dei protagonisti di allora rimasti
ancora sulla breccia.
Per onor di cronaca e per giusta ricostruzione storica, un
musicista che lavorò con Reale Accademia di Musica
ha realizzato un paio di dischi da solo richiamandosi al nome
del gruppo ma senza avere nulla assolutamente in comune ne
con la musica “prog”, ne con i componenti storici
del gruppo.
Questo de “La Cometa”, invece, vede il gruppo
interamente formato dai componenti storici della band e per
ovvie caratteristiche musicali è in un certo senso
fedele a quella loro timbrica sonora e al loro modo di essersi
imposti sulla scena musicale italiana. Era questo il loro
secondo vero disco, tutti insieme, che però non uscì
per una serie di coincidenze e di disattenzioni con la casa
discografica. Subito dopo il gruppo si sciolse, Henryk Topel
(il leader), lavorò ancora in RCA tanto da produrre
e realizzare con e per Nada quel fantastico disco intitolato
“1930: Il domatore delle scimmie”, anche Federico
Troiani continuò da se avvicinandosi al gruppo di artisti
intorno a Riccardo Cocciante e prima con la RCA e poi con
la Ricordi e poi con altre ancora (prima purtroppo di andarsene
prematuramente), ci ha regalato brani di un certo interesse
e di una certa importanza.
Grazie ad Henryk Topel e Stefano Fournier questo disco inciso
nel 1974 e mai uscito, vede la luce comunque a distanza di
ben 38 anni, in un momento storico in cui tutto il mondo è
percorso da quegli stessi fremiti e movimenti che in quegli
anni ’70 caratterizzarono non solo una generazione ma,
nel bene e nel male, anche un modo di vivere e pensare alle
cose.
In questo disco ci sono 9 brani di cui due interamente strumentali,
il suono, anche nella sua digitalizzazione e masterizzazione
attuale è stato accuratamente “mantenuto”
come quello dei primi anni ’70 (quando tutto era ancora
analogico), e per questo forse più bello dei suoni
massificati di oggi. Per questo “La Cometa” de
la Reale Accademia di Musica esce, come sarebbe uscito allora,
in vinile da 180 gr.
C’è ovviamente anche la versione in compact-disc,
ma solo per consentire un ascolto dei brani anche da parte
di coloro che non hanno la possibilità di goderli attraverso
un buon impianto Hi-fi e con un piatto “vecchia maniera”.
Vecchia maniera o no, troverete nelle note e nelle atmosfere,
nei testi e nelle immagini di questo disco una pulsione ancora
attuale e ancora più nuova, più di quanto si
può immaginare.
Il vero progressive italiano
ritorna (continua a leggere)
Altri dischi di prog italiano: Marc
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